L'estate dei record ed i rischi dei prossimi mesi

a cura di Simone Roberti                                                                            5 Agosto 2015


Un saluto a tutti i lettori di MeteoMio.
Come già scritto su queste pagine con largo anticipo quella che stiamo vivendo è un'estate anomala, senza dubbio agli antipodi rispetto a quella dello scorso anno.
Caldo ed afa sono il binomio dominante della stagione ed il nostro territorio continua ad inanellare record di caldo con una facilità disarmante, con un trend di sopramedia che va avanti ininterrotto dall'inizio dell'anno e che ha avuto proprio nel mese di Luglio il suo acuto (l'anomalia termica mensile rilevata dal Centro Previsionale di MeteoMio, lo ricordo, è stata di +2,9°C).
Io credo che, arrivati a questo punto della stagione, sia doveroso soffermarsi su quelle che potrebbero essere le conseguenze di un periodo di caldo ed afa così persistente.
Le cronache nazionali di queste ultime settimane hanno portato prepotentemente alla ribalta fenomeni estremi e persino inusuali alle nostre latitudini.
Basta citare il tornado di Dolo dell'8 Luglio, la tromba d'aria che il 1° Agosto ha messo in ginocchio Firenze o il nubifragio in Cadore.
Ebbene, io credo che molto presto anche il nostro territorio ci presenterà il conto.
Basta osservare la temperatura del Tirreno centrale che in questi ultimi due mesi ha raggiunto picchi veramente notevoli.

Questa cartina mostra le temperature del mare e si riferisce al 3 Agosto 2015. Si noti come subito al largo delle nostra costa la temperatura sia di 27°C e poco più a Sud sfiori addirittura i 30°C!
Un valore preoccupante, un autentico brodo caldo. Basti considerare che i cicloni nascono sopra gli oceani tropicali quando l’acqua del mare supera i 27°C. Ed è sempre bene ricordare che le tempeste tropicali ed i cicloni si sviluppano meglio in uno spesso strato di aria umida che fornisce molto vapore e dunque energia.
Dunque Mediterraneo e Tirreno tropicalizzati? Una sola estate non basta per poter parlare di trend, anche se gli attuali valori termici delle acque lascerebbero pochi dubbi.
Sia chiaro, il Tirreno è pur sempre un mare "chiuso" dunque in un certo senso privo delle potenzialità che l'Oceano riesce ad esprimere per via della sua estensione.
Ma ciò non toglie, e posso affermarlo con ragionevole certezza, che al primo vero break stagionale potremmo avere a che fare con situazioni di allerta legate principalmente allo sviluppo di temporali estremamente violenti e localmente anche trombe d'aria dalla potenza inusuale per il nostro territorio.
Inoltre un tale surriscaldamento delle acque del mare potrebbe avere ripercussioni anche sul trimestre autunnale riproponendo situazioni alluvionali e traghettandoci in una stagione particolarmente mite e piovosa.
Lungi dalla filosofia di questo sito fare terrorismo mediatico, chi mi segue conosce bene la linea editoriale di MeteoMio, ho ritenuto comunque doveroso mettere in conto sin da ora situazioni di una certa pericolosità.
Anche se sappiamo bene che la battaglia della prevenzione sul nostro territorio è persa in partenza. In particolare lo stato di estremo degrado in cui versa Roma, in grado di allagarsi con un rovescio di dieci minuti, è sotto gli occhi di tutti.
Caditoie intasate. Verde pubblico in stato di totale abbandono in particolare gli alberi che senza opere di potatura e dopo oltre un mese di siccità hanno perso la loro naturale elasticità e sono nella condizione di cadere con le prime raffiche di vento forte.
Come sempre è nella filosofia di MeteoMio fare informazione meteo per bene e soprattutto prevenzione, dunque basterebbe partire da queste condizioni per cercare di salvare il salvabile e, perchè no, evitare alla nostra città l'ennesima figuraccia a livello internazionale.


                                                 Simone Roberti

           


Vietata la riproduzione totale o parziale di questo articolo senza il consenso scritto dell'Amministratore di MeteoMio.