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Il territorio ed il clima di Roma e provincia
a cura di Simone Roberti
La provincia di Roma è l'area geografica di competenza e
monitoraggio di MeteoMio.
E' la provincia più popolosa d'Italia, si estende per 5.352 km² (dei quali 1.287 km² la sola città di
Roma) e copre quasi un terzo del territorio del
Lazio. Comprende al suo interno ben 121 comuni e confina a nord con la
provincia di Viterbo, a nord-est con la provincia di Rieti, ad est con
la provincia dell'Aquila e la provincia di Frosinone, a sud-est con la
provincia di Latina e ad ovest e a sud con il mar Tirreno.
Dal punto di vista geografico occupa tutta la zona pianeggiante dell'Agro Romano e
della Valle del Tevere e dell'Aniene fino ai monti Sabini e Lucretili, a
cui si aggiungono le zone montuose dei Monti della Tolfa e dei Monti
Sabatini a nord-ovest, la zona dei monti Tiburtini, Prenestini e
Simbruini ad est, la zona dei Colli Albani, le propaggini
settentrionali dei monti Lepini e l'alta valle del Sacco a sud-est. Il
limite ovest della provincia è rappresentato dal Mar Tirreno su cui si
sviluppa per circa 130 km il Litorale Romano da Civitavecchia a Torre
Astura (Nettuno).
Dal punto di vista altimetrico il territorio della Provincia va dai
1.855 m. del Monte Autore fino al livello del mare.
Qui di seguito i primi dieci comuni della Provincia di Roma per
altitudine:
1. Cervara di Roma (1.053 m.)
2. Rocca di Cave (933 m.)
3. Capranica Prenestina (915 m.)
4. Saracinesco (908 m.)
5. Vallinfreda (874 m.)
6. Jenne (834 m.)
7. Arcinazzo Romano (831 m.)
8. Vallepietra (825 m.)
9. Bellegra (815 m.)
10. Camerata Nuova (810 m.)
(Clicca qui per leggere
l'elenco completo).
La città di Roma invece si trova ad un altitudine media di 20 metri s.l.m.. Il
punto più basso è situato in Piazza del Pantheon (13 m.), quello più alto è
Monte Mario (139m.).
Orografia
L'orografia della Provincia di Roma è composta da tre sistemi montuosi
principali:
il gruppo antiappenninico dei Monti della Tolfa e dei Monti
Sabatini al confine con la provincia di Viterbo;
il Subappennino laziale con i Monti Lucretili, i Tiburtini,
Prenestini e Simbruini a est, al confine con la Provincia di
Rieti e con la Provincia di L'Aquila;
i Colli Albani (con i Castelli Romani) e la parte settentrionale dei
monti Lepini a sud-est, a
confine con le province di Latina e Frosinone.
La cima più alta della provincia è il Monte Autore (1.855 m.
- catena dei Simbruini) in località Vallepietra. Sempre nell'area dei monti Simbruini è situato Cervara
il comune più alto della
provincia di Roma (1.053 m).
Altre cime importanti si
trovano sui Monti Lucretili con il Monte Pellecchia (1.368 m.) ed il
Monte Gennaro (1.271 m.).
Il Monte Guadagnolo (1.218 m.) facente parte della
catena dei Prenestini.
Il Maschio delle Faete (956 m.) ed il Monte
Cavo (949 m.) le vette più alte dei Colli Albani e facilmente
riconoscibili anche da Roma.
Infine sono da
menzionare anche il Monte Soratte (691 m.) ed i Monti Cornicolani,
che costituiscono la cosiddetta Dorsale Tiberina.
Qui sotto: l'area dei Colli Albani vista da
satellite; sulla sinistra il Lago
di Albano e quello di Nemi. Al centro della "conca" l'abitato di Rocca
di Papa (680m) alle cui spalle è ben visibile la cima del Monte Cavo.
Clima
Dal punto di vista termico il territorio rientra nel dominio del clima
temperato mediterraneo con inverni miti, temperature autunnali superiori
a quelle primaverili, estati calde e ventilate.
Tuttavia il clima varia molto da zona a zona in funzione delle
caratteristiche morfologiche del territorio, generando un sorprendente
insieme di microclimi.
Macroscopicamente comunque può essere utile suddividere il territorio in
due fasce principali:
- Clima mediterraneo nella fascia costiera e a Roma.
- Clima continentale attenuato nelle zone interne ad est.
Le temperature diminuiscono da ovest verso est, mentre aumentano i
valori di piovosità, che passano dai circa 700 mm/anno della zona
litoranea, ai circa 1500 mm/anno dell'area dei monti Sabini e Simbruini.
Ritornando per un attimo al discorso microclimi sono da segnalare alcuni altopiani e
conche presenti nel territorio provinciale, come ad esempio i Pratoni del Vivaro
(una vallata compresa tra le cime più alte dei Colli Albani) dove in
notti serene possono registrasi minime anche di -13 °C a causa del
fenomeno dell'inversione termica. Qui il clima risulta assai rigido
nella stagione invernale e le nevicate sono frequenti.
Per quanto riguarda invece la città di Roma le stagioni
più piovose sono la primavera e l'autunno, prevalentemente nei mesi di
novembre e aprile (vedi
grafico
piovosità). L'estate è calda, umida e tendenzialmente siccitosa
se si escludono i temporali pomeridiani che occasionalmente dalle zone
montuose della provincia tendono a sconfinare sull'area urbana, mentre
l'inverno è generalmente mite e piovoso ma con notevoli ed improvvisi
picchi di freddo e rari fenomeni nevosi di una certa consistenza. In
generale, il clima è spesso ventilato con una prevalenza di venti
settentrionali come la tramontana e sud occidentali quali lo scirocco.
Un cenno particolare va senz'altro al "ponentino" tipico
di Roma e così ribattezzato
poiché proveniente dalla zona a ponente della città.
Tuttavia anche la stessa città di Roma presenta diversi microclimi
all'interno del suo territorio influenzati in modo particolare dalla
cosiddetta "isola di calore urbana". Tra il centro e le zone a ridosso
del Grande Raccordo Anulare non è inusuale talvolta misurare scarti di
temperatura anche nell'ordine dei 2°C.
Temperature medie mensili di Roma (in °C):
Precipitazioni medie mensili di Roma (in mm):
Fiumi
Il principale fiume della Provincia di Roma è il Tevere
che la attraversa da Ponzano Romano (ma la sua sorgente è sul Monte
Fumaiolo a Verghereto - prov. di Forlì-Cesena) fino alla foce situata tra il comune di
Fiumicino ed Ostia Antica. Con i suoi 405 km di corso è il terzo fiume
italiano per lunghezza (dopo il Po e l'Adige).
Il secondo fiume per importanza è l'Aniene, che
confluisce nel Tevere presso Roma. Il suo corso si sviluppa quasi
interamente nel territorio della provincia di Roma.
Altri fiumi minori i cui bacini sono in tutto o in parte all'interno
della provincia di Roma sono:
Mignone, segna in parte il confine con la provincia di
Viterbo;
Arrone, emissario del lago di Bracciano, scorre
interamente nella provincia;
Farfa, affluente del Tevere, scorre in parte nella
provincia;
Incastro, emissario del lago di Nemi, sfocia nel
Tirreno presso Ardea;
Sacco, affluente del Liri;
Loricina, sfocia nel Tirreno presso Nettuno;
Astura, sfocia nel Tirreno e segna il confine sul
litorale con la provincia di Latina.
Mare
La provincia di Roma è lambita ad ovest dal Mar Tirreno, con una costa
di circa 130 km, compresa tra Civitavecchia a Nord e Torre Astura a Sud, nei pressi
di Nettuno.
Il litorale presenta conformazione bassa e sabbiosa, con la sola
eccezione di Capo Linaro a Santa Marinella, costituito da rocce; altra
caratteristica di questa costa è il colore della rena, che spazia dagli
ambrati lidi dell'area meridionale, di Santa Severa, Santa Marinella e
Civitavecchia, a quelli più scuri, diffusi tra Palidoro e Marina di
Cerveteri.
Laghi
Nella provincia di Roma si trovano diversi laghi tra i quali in ordine
di estensione:
Lago di Bracciano: situato a 164 m. di altitudine, nel
nord della provincia di Roma e conosciuto in origine come Lacus
Sabatinus in quanto facente parte dell'antico distretto vulcanico
sabatino; primo lago della provincia per estensione
(57,5 km²) secondo della regione e ottavo a livello nazionale, è di origine vulcanica. Appartenente
al Parco naturale regionale del complesso lacustre di Bracciano - Martignano, è una località turistica sulle cui coste si affacciano i
centri di Trevignano Romano (a nord), Bracciano (a ovest) e Anguillara
Sabazia (a sud). La sua profondità massima è di 160 m.
Lago di Albano: situato nella zona a sud-est del
cosiddetto Vulcano
Laziale, è appunto un lago di origine vulcanica, nonché il più profondo d'Italia
(170 m). Si è originato dall'unione di due crateri. Bagna i
centri di Castel Gandolfo e Albano Laziale.
Lago di Nemi: secondo lago del Vulcano Laziale,
separato dal lago di Albano dal Monte Cavo, si trova a 316 m di
altitudine. Occupa una superficie di 1,67 km² e bagna Nemi. Profondità
massima: 33 m.
Laghi minori sono:
Lago di Giulianello o Lago La Torre: appartenente alla
zona del Vulcano Laziale; Con un'estensione di 0,12 km², è il terzo lago
dei Colli Albani, appartiene al comune di Artena ormai dai tempi del
Cardinale Scipione Borghese, un tempo signore della città.
Lagustelli: due complessi lacustri di origine carsica,
situati non lontani da Percile, sui Monti Lucretili.
Lago di Martignano: bacino di origine vulcanica,
situato poco più ad est dal Lago di Bracciano a
305 mslm; appartenente al Parco
naturale regionale del complesso lacuale di Bracciano - Martignano, è
compreso nei comuni di Roma, Campagnano di Roma e Anguillara Sabazia. La
sua profondità massima è di circa 60 m.
Simone Roberti
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